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PASTE DI MANDORLA

paste di mandorle

 

Origini e storia delle Paste di Mandorla

Le paste di mandorla siciliane non hanno bisogno di presentazioni: la ricetta originale è conosciuta ed apprezzata non solo nel resto d’Italia, ma anche all’Estero. Del resto, come resistere a delle morbidissime paste di mandorla compatte, umide e che si sciolgono praticamente in bocca? Il loro inconfondibile profumo le rende tra i pasticcini secchi di pasticceria le più amate in assoluto e, per questo, tra le più venduti sull’Isola. Le varianti presenti sul mercato sono delle più disparate, abbiamo le paste al pistacchio, alla nocciola, al caffè, aromatizzate al mandarino, aromatizzate all’arancia, con mandorle tostate in superficie, con pinoli in superficie, ricoperte di cioccolato fondente, ricoperte al cioccolato bianco e chi più ne ha più ne metta.

PASTE DI MANDORLA
Frutta Martorana

L’origine delle paste di mandorla risalgono alla fine del XII secolo, e come tutti i dolci di quell’epoca è da ricercare nel mondo ecclesiastico. Vicino alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo, sorge tuttora il convento della Martorana. Proprio qui monaci e monache cominciano a utilizzare mandorle, zucchero e miele per realizzare la Pasta reale (pasta riàli) chiamata così perchè la sua bontà era degna del Re, Re Ruggero II. . Questi dolcini riprendevano le forme della frutta, ciliegie, fragole, fichi, fichi d’india, fregiandosi del nome di “frutta di Martorana“. Vennero studiati e decorati riproducendo fedelmente i frutti veri per stupire arcivescovi e personaggi illustri che visitavano il convento in occasione della Santa Pasqua. In tempi più recenti, è tradizione regalare ai bambini nel giorno di Pasqua la pasta reale sotto forma di agnello pasquale o nel giorno di Ognissanti, nella versione dei frutti dolci, come fosse un presente dei parenti defunti. Successivamente alla ricetta originale, nelle pasticcerie e nei biscottifici, fu aggiunto il miele e gli albumi per poter creare un dolce domenicale o da realizzare per le feste da offrire agli ospiti

C’è però un’altra versione da considerare. Qui andiamo ancora più indietro nel tempo. E’ il VI secolo e gli arabi cominciano a lavorare lo zucchero con le mandorle per creare dolci raffinati. Giunti in Sicilia, esportano questo modello culinario sull’isola. Quale sia l’origine esatta è difficile dirlo. Quello che è certo è che le paste di mandorla devono la loro realizzazione alle piantagioni di canna da zucchero, molto presenti nel territorio e di cui, questi biscotti, di certo non fanno risparmio.

 

 

Ingredienti per 40 biscotti

PASTA DI MANDORLA

 

1 kg di mandorle bio sgusciate e pelate

1 kg di zucchero semolato

100 g di miele millefiori o sulla

250 g di albume bio

1 bacca di vaniglia bio

zucchero a velo

Preparazione delle paste di mandorla

paste di mandorla

Tritare le mandorle fino a ridurle ad una farina grossolana, aggiungere lo zucchero e il miele, mescolare il tutto in modo da ottenere un composto quanto più omogeneo . Mettere il composto nello sbattitore e aggiungere a poco a poco l’albume già montato a neve in precedenza, continuare a impastare a velocità media.

Nel frattempo cospargere un piano di lavoro con lo zucchero a velo e lavorarvi sopra il composto, fino a ottenere un filone ben imbiancato. Tagliarlo a tocchetti a cui dare la forma di esse oppure dei tondini un po’ schiacciati. Se necessario ripassarli nello zucchero a velo. 

Cuocere le paste di mandorla in un forno statico preriscaldato a 180 gradi per 10 minuti, avendo cura di metterli distanziati sulla teglia, ricoperta da carta da forno, in modo che non si attacchino durante la cottura. Prima di servirli, attendere che si siano completamente raffreddati.

Le vostre paste di mandorla sono pronte, buon appetito!

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