Acne giovanile e Fiori di Bach
E’ molto frequente trovare giovani che soffrono di acne. Con questo termine normalmente si intende una malattia della pelle ad evoluzione benigna, caratterizzata da un processo infiammatorio del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea annessa, comunemente chiamato “brufolo” o “foruncolo”. Le parti più colpite sono: viso, spalle, dorso e regione pettorale del torace.
Acne e disagio emotivo
L’acne si manifesta prevalentemente fra i giovani. La pelle rappresenta uno dei più importanti organi di espressione emotiva, costituisce il rivestimento esterno dell’essere umano, il suo involucro e il suo confine. Quando questo involucro si “sporca” e si sviluppano dermopatie, è il segnale che il “confine” con il proprio ambiente non è più in equilibrio. Può essere cioè una manifestazione di un disagio emotivo, il voler dire al mondo “voglio nascondermi”, “non voglio essere vista”. Il disagio e l’imbarazzo che crea è di carattere estetico, ma può avere ripercussioni psicosociali. L’acne, in quest’ottica, traduce un cattivo rapporto con se stessi. Manca l’amor proprio, si sperimenta un rifiuto della propria personalità che spinge il soggetto ad allontanare gli altri, ad evitare il contatto.
La mente cerca la sua forma espressiva specie quando la persona non ha consapevolezza di quanto gli sta accadendo dentro. L’organismo si esprime utilizzando dei simboli in quanto ogni disfunzione oltre ad una valenza biologica ne ha una simbolica.
Se partiamo dal presupposto che la psiche si esprime attraverso il soma, è corretto chiedersi quale sia il senso psicologico dell’acne. Le emozioni rinnegate partono dalla consapevolezza della rabbia e del dolore, del senso di inadeguatezza e del bisogno di tenere l’altro a distanza, dal timore di dover prendere le redini della propria vita, dal dover affrontare un mondo che fino a quel momento è apparso minaccioso. L’acne è la soluzione che l’organismo trova per sciogliere questo blocco a livello del confine-contatto, la cute appunto.
Fiori di Bach e Acne
WALNUT: aiuta l’adolescente nel passaggio ad una nuova fase della vita, infatti questo fiore dà forza e protegge dalle influenze esterne ed aiuta a trovare l’energia in sè; per ottimizzare le capacità di adattamento e il rinnovamento cutaneo.
CLEMATIS: agisce sulla propensione a fantasticare, tipica dell’età giovanile ed adolescenziale, spesso questa tendenza nasconde un rifiuto della realtà che il viso può evidenziare tramite la comparsa di foruncoli;
CRAB APPLE: in questo caso specifico il fiore agisce sulla paura, magari della sessualità che sta sbocciando e sulla sensazione che si tratti di qualcosa di “sporco”, oppure sulla sensazione di cambiamento del corpo vissuta come disagio emozionale, fisico e psichico.
E’ sufficiente aggiungere due gocce di ognuno dei tre fiori alla crema per il viso usata abitualmente.
Se la pelle impura è una pelle molto chiara, si utilizza con successo il fiore CRAB APPLE che si può facilmente aggiungere al latte detergente usato abitualmente (solo 2 gocce del fiore), oppure si può usare durante il bagno come integrazione dei fiori che si assumono per via interna versandone alcune gocce nella vasca.
Per le pelli molto pallide che sono quindi molto delicate e soggette ad eritemi è consigliato CLEMATIS, almeno in quei casi in cui la persona dimostra di non prendere parte alla vita in modo attivo, ma preferisce sognare e stare per così dire nel suo mondo.
STAR OF BETHLEHEM: è il rimedio indicato per il recupero psicofisico dopo un trauma. Ottimo da aggiungere ad ogni crema.
WILD ROSE: indicato per risvegliare la reattività cutanea.
L’acne dunque non è soltanto una “malattia della pelle”, ma un vero e proprio campanello d’allarme di un disagio più profondo che, ad un certo punto, risale in superficie e si manifesta “a fior di pelle”!
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A cura della Naturopata
Anna Maria Puglisi