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Semicupio:significato e benefici

Semicupio:significato e benefici

Il semicupio è una pratica antica, frutto della saggezza popolare e molto utilizzata dalle nostre nonne, ed ancora oggi è considerato un valido rimedio naturale per curare diversi disturbi della zona perineale (tratto del corpo tra l’ano e i genitali).il semicupio pratica antica

Si tratta di un bagno che consiste nell’immersione in acqua del perineo per circa 15-20 minuti, mantenendo le gambe e il resto del corpo fuori dall’acqua.

Esistono tre tipi di semicupio e si distinguono in base alla temperatura dell’acqua che può essere calda, tiepida o fredda; di conseguenza ognuno di essi sarà più indicato per un disturbo anzichè un altro:

  • SEMICUPIO IN ACQUA CALDA: si pratica in presenza di infiammazioni ginecologiche, cistiti, ragadi anali e prostatiti e ha una durata di 10-15 minuti;
  • SEMICUPIO IN ACQUA TIEPIDA: ha un’azione calmante ed è utile soprattutto in caso di emorroidi in quanto il tepore umido dell’acqua decongestiona e attenua il dolore e riduce la sensazione di prurito;
  • SEMICUPIO IN ACQUA FREDDA: è utile per riattivare la circolazione locale della zona pelvica così da procurare sollievo in caso d’infiammazione genitale, causata per esempio dalla candida; o in caso di gonfiore e/o pesantezza alle gambe poichè in grado di migliorare il circolo venoso negli arti inferiori. Il semicupio freddo sembra utile anche in caso di costipazione ed ieaculazione precoce in quanto in base alla durata dell’immersione può avere un effetto stimolante/eccitante del sistema nervoso se ci si immerge per 3-5 minuti, oppure un effetto rilassante se l’immersione si prolunga fino a 10-15 minuti.

In genere si utilizza solo acqua, ma per un’azione mirata è possibile aggiungere sale oppure oli essenziali:

Come preparare il semicupio lenitivo

Come coadiuvante nelle infezioni ginecologiche come la vulvovaginite, puoi utilizzare questa miscela:

MISCELA SEMICUPIO VULVOVAGINITE ERBORISTERIA SICILIANA

Si tratta di piante officinali ad azione lenitiva e calmante, di cui dovrai preparare l’infuso mettendo tre cucchiai grandi da minestra di miscela in 1 litro di acqua calda e lasciare in infusione per 15-20 minuti coprendo con un coperchio o un piattino. Poi filtrare e trasferire in 4 litri di acqua calda da usare per il semicupio (in tutto ti occorreranno 5 litri di acqua).

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Come preparare il semicupio calmante e decongestionante

Come coadiuvante nei disturbi di tipo vascolare come le emorroidi, puoi utilizzare questa miscela:

MISCELA SEMICUPIO EMORROIDI ERBORISTERIA SICILIANA

Si tratta di piante officinali ad azione lenitiva e calmante, in grado di migliorare il circolo venoso e quindi dare sollievo a fastidi come prurito e dolore. In questo caso dovrai preparare il decotto, mettendo tre cucchiai grandi da minestra della miscela in 1 litro di acqua calda e lasciare in infusione per 15-20 minuti coprendo con un coperchio o un piattino. Poi filtrare e trasferire in 4 litri di acqua calda da usare per il semicupio (in tutto ti occorreranno 5 litri di acqua).

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Semicupio: controindicazioni e accorgimenti

  • in presenza di ferite non ancora rimarginate, per esempio dopo un’operazione chirurgica, sarebbe meglio chiedere consiglio al proprio medico di fiducia;
  • se si usa il bidet occorre disinfettarlo bene per evitare infezioni;
  • bisogna assicurarsi che il pavimento intorno alla vasca sia libero da oggetti che possano causare cadute e scivolamenti;
  • dopo un semicupio caldo bisogna alzarsi lentamente poichè il rischio di giramento di testa è alto soprattutto se si soffre di pressione bassa.

Curiosità sul semicupio

Con il termine Semicupio in passato ci si riferiva sia alla pratica in se stessa che ad un tipo di vasca corta e con spalliera alta che serviva appunto per effettuare questi bagni parziali stando seduti con le gambe fuori dall’ acqua.

il semicupio è una vasca corta

I consigli dispensati dall’utenza di questo blog, non sono in alcun modo da ritenersi di valore medico/prescrittivo/diagnostico.  Non intendono in alcun modo sostituirsi a prescrizioni mediche. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.

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