MIELE ITALIANO DI AGRUMI I Custodi dell’APE NERA 30 gr
Prodotto ai piedi del monte Etna, a circa 300 m s.l.m., il periodo di raccolto va tra fine Aprile e fine Maggio.
Il miele di agrumi è caratterizzato dal colore molto chiaro e limpido quando è ancora liquido; giallo opaco quando cristallizza.
Il suo odore di intensità medio-bassa ricorda i fiori di gelsomino e i fiori di zagara dal quale proviene.
Il sapore di media intensità aromatica, tra il fruttato e il floreale. Uno dei mieli da tavola universalmente più apprezzato.
L’APE NERA è una sottospecie autoctona siciliana, l’Apis Mellifera Sicula, che ha popolato per millenni la Sicilia, ma fu abbandonata negli anni ’70 quando gli apicoltori siciliani sostituirono i bugni di legno di ferula (le casse a forma di parallelepipedo usate come arnie) e iniziarono a importare api ligustiche dal nord Italia, allevandole nelle arnie a favo mobile. Questa razza fu dichiarata quasi estinta. Negli anni ‘80 Carlo Amodeo, apicoltore della provincia di Palermo, riuscì a isolare questa sottospecie e iniziò un vero e proprio programma di reinserimento e ripopolamento della Sicilia Occidentale. Scelse la Sicilia Occidentale perché la scarsa presenza di apicoltori in quel territorio avrebbe favorito la riproduzione quasi in purezza della specie, senza dover fare i conti con il problema dell’ibridazione dovuto alla presenza massiccia di Apis Mellifera Ligustica, che, di contro, popolava la Sicilia Orientale. Di seguito alcuni ceppi di Apis Mellifera Sicula furono selezionati e confinati sulle Isole minori per la riproduzione in purezza.
Nel 2014 i F.lli LAZZARO decisero di trasformare la passione per le api e il loro meraviglioso nettare in un vero e proprio lavoro. Nasceva in quell’anno il marchio “I Custodi dell’Ape Nera” con l’intento di custodire e salvaguardare questa meravigliosa razza. Studiarono a fondo gli “spazi ape”, ovvero gli spazi interni all’arnia necessari alle api, affinché si sentano quanto più possibile allo stato naturale. Tali spazi permettono la conduzione dell’alveare in modo ottimale, senza dover ricorrere a trattamenti chimici per combattere infezioni e malattie causate dalla scarsa igiene dello stesso. A tal proposito progettarono e realizzarono un’arnia capace di soddisfare tutti i requisiti necessari.
Il passo successivo fu quello di creare un laboratorio per la lavorazione del miele secondo le norme igienico sanitarie e secondo gli standard di qualità che si erano prefissati di ottenere.
Per evitare che le alte temperature deteriorino il nettare bottinato dalle api, ogni qualvolta lo ritengono opportuno, estraggono i melari dagli alveari senza aspettare che essi siano completamente colmi di miele e opercolati. I melari sono recuperati senza l’utilizzo di soffiatori d’aria ad alta pressione o prodotti chimici. Per allontanare le api dai favi contenenti il miele, utilizzano esclusivamente dei sistemi chiamati “apiscampo” che gli permettono di allontanarle in modo naturale e senza alcun trauma o morìa.
Un ottimo miele per poter essere estratto e conservato nel tempo, deve contenere una percentuale di acqua non superiore al 16-17%, oltre tale livello si possono verificare fenomeni di fermentazione spontanea, dovuti a diversi enzimi contenuti nel miele o presenti nell’aria. Se il miele non soddisfa tali parametri viene sottoposto a deumidificazione tramite deumidificatori industriali.
Oggi dispongono di un piccolo ma attrezzatissimo laboratorio e di poco meno di 100 alveari che bottinano le specie nettarifere presenti sulla nostra amata Etna. La loro voglia è quella di produrre esclusivamente miele di Ape Nera Sicula nel territorio Etneo, in modo da riscoprire alcuni mieli che la globalizzazione ha messo in secondo piano e che, a parere nostro, sono di elevato interesse.
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